Nuovo DPCM firmato giovedì 11 giugno 2020 dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte |
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Il DPCM 11 giugno 2020 (pubblicato sulla G.U. nr.147 in data 11.06.2020) regolamenta la convivenza con il coronavirus fino al 14 luglio, ovvero fino alla vigilia della fine dello stato di emergenza (che, salvo proroghe, terminerà il 31 luglio).
Il decreto ufficializza la ripresa degli eventi e delle competizioni sportive di interesse nazionale, purchè si svolgano a porte chiuse o all’aperto senza pubblico, nel rispetto dei protocolli di sicurezza anti contagio emanati dalle rispettive federazioni per atleti, tecnici, dirigenti ed accompagnatori.
A porte chiuse dovranno svolgersi anche le sezioni di allenamento degli atleti, professionisti e non, degli sport individuali e di squadra.
Dal 15 giugno sarà possibile tornare a praticare gli sport di contatto (calcio, basket) ma solo nelle regioni che, d’intesa con i Ministeri della Salute e dello Sport, abbiano preventivamente accertato la compatibilità di tali sport di squadra con l’andamento della situazione epidemiologica a livello locale. Stesse precauzioni anche per la riapertura dei comprensori sciistici.
Dal 15 giugno riaprono anche cinema, teatri, centri estivi per bambini e ragazzi, sale giochi, sale scommesse e bingo, centri benessere e termali, ma a condizione che le singole attività siano compatibili con l’andamento della situazione epidemiologica nei diversi territori e che vengano svolte nel rispetto dei protocolli e delle linee guida adottate dalla Conferenza delle Regioni.
In ossequio al divieto di assembramento, restano sospese fino al 14 luglio le fiere e i congressi e resteranno chiusi i locali da ballo a meno che le regioni non stabiliscano una data diversa per la riapertura.
Fino al 30 giugno restano vietati i viaggi all’estero, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute, verso stati diversi da quelli dell’Ue, Schengen, Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Vatican, a cui vanno ad aggiungersi, dal 16 giugno, anche Albania, Bosnia-Erzegovina Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia.
Ad eccezione dei soggiorni di lavoro di breve durata (non più di 5 giorni), le disposizioni restrittive attualmente in vigore per l’ingresso sul territorio nazionale, si applicano esclusivamente alle persone che fanno ingresso in Italia da stati o territori diversi da quelli per i quali a decorrere dal 3 giugno vige la libertà di spostamento.
Settore Amministrativo
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