A seguito del d. lgs. n 116 del 2020, la TARI è oggetto di modifiche normative che, riducendo le superfici tassabili delle attività economiche maggiori, produrranno riduzioni della partecipazione di quest’ultime ai costi del servizio di gestione dei rifiuti, con inevitabili nuovi aggravi per famiglie e piccole attività.
Questa, in mancanza di risorse contestualmente stanziate dallo Stato per consentire agli enti locali di ammortizzare i maggiori oneri, è la realtà di cui ha dovuto prendere atto il Consiglio Comunale durante la seduta di ieri.
Nell’esprimere una netta posizione critica nei confronti di questa riforma, già rappresentata anche da ANCI a livello nazionale, l’Amministrazione Comunale ha altresì ribadito il proprio impegno a
reperire, entro la scadenza dell’ultima rata della TARI a conguaglio (30 novembre 2021), le risorse necessarie per neutralizzare questi inevitabili aumenti. Risorse da aggiungere ai fondi governativi in procinto di essere stanziati in favore delle utenze non domestiche e ai 48.000 euro già disponibili in bilancio ed utilizzabili non appena il Governo darà indicazioni in merito.
Continuando così il lavoro iniziato lo scorso anno e volto, nello specifico, a dare sollievo alle attività economiche colpite dall’emergenza sanitaria ancora in corso e alle famiglie più esposte per fragilità socioeconomica, strutturale o sopravvenuta con l’attuale crisi. Per le quali, peraltro, si ricorda la possibilità di richiedere l’esonero dal pagamento della TARI in caso di ISEE inferiore ad Euro 13.000,00.