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 Fiera del Formaggio 2010 

Grande successo per l’edizione 2010 della “Fiera del Formaggio Garfagnino”, appena conclusa a Castelnuovo di Garfagnana. Riproposta quest’anno nella sua tradizionale data del 1° settembre, ha visto due importanti novità, molto apprezzate dal pubblico: la “1 degli Arieti di Razza Garfagnina Bianca”, e la presenza di uno stand in piazza dell’Erbe con produttori di formaggi delle aree protette aderenti al progetto “Parchi di Mare e di Appennino” (parchi delle Apuane, dell’Appennino ToscoEmiliano, dei Cento laghi dell’Appennino Modenese e delle Cinque Terre) coi loro formaggi tipici.


 

Produttori e caseifici locali hanno partecipato alla gara dei formaggi che assegna, ogni anno, il premio alle migliori forme nelle categorie: pecorino, vaccino, caprino e misto. Hanno concorso 17 aziende tra agricoltori-produttori e caseifici, con 30 forme in totale. La giuria tecnica di 12 assaggiatori professionisti, delegati ONAF (organizzazione nazionale assaggiatori di formaggio) di diverse province della Toscana, ha lavorato tutta la mattina per stilare la classifica e premiare nella categoria produttori: Maria Pia Cerretti di Sulcina (Villa Collemandina) per il miglior pecorino 2010 e Candida Marchi di Barga per i migliori Caprino e Misto. 
Nella categoria caseifici è stato il Caseificio Bertagni ad aggiudicarsi il primo premio sia per il pecorino che per misto e vaccino, mentre per il caprino, i caseifici Marovelli e Bertagni hanno condiviso ad ex equo il premio.
Particolare attenzione ed interesse del pubblico intorno ai recinti dove erano in esposizione e vendita i montoni di razza garfagnina bianca ed allo stand della lana delle pecore garfagnine che presentava, oltre all’esposizione di filati, pregiate lavorazioni artigianali con pezzi unici ottenuti con lana e feltro: tessuti, borse e oggetti ispirati alla tradizione e ad un ritorno alle materie prime naturali.

La giornata di fiera si è conclusa nel pomeriggio con la consegna del “VII° Premio Enzo Pedreschi”, istituito dal Comune di Castelnuovo di Garfagnana, col patrocinio della Provincia di Lucca e del Progetto di marketing territoriale Ponti nel Tempo, per premiare chi – agricoltore, artigiano, gastronomo, giornalista o scrittore – abbia dato nel corso dell’anno un contributo particolarmente valido alla valorizzazione della cultura rurale ed ai prodotti tipici della Garfagnana.

Quest’anno il premio, costituito da alcuni piatti artistici dipinti da Nazzareno Belleggia, è andato a Ombretta Cavani e Maurizio Maggiani. Ombretta Cavani – titolare dell’allevamento ovino di razza garfagnina bianca più importante della Garfagnana, l’azienda-rifugio Cerasa in Appennino a mille metri di quota – ha guadagnato l’ambito premio per l’attività svolta in Cerasa dalla sua famiglia (lei, il padre Mario e la mamma Gemma) nel riuscito recupero e nella valorizzazione della razza ovina “garfagnina bianca”, segno vivente della tradizione zootecnica locale: un premio all’azienda simbolo di tutti coloro che con grande dedizione e sacrificio hanno scelto di rimanere legati alla terra agli allevamenti animali, ai prodotti tipici e alla montagna di Garfagnana.
Maurizio Maggiani (garfagnino di adozione e autore di Meccanica Celeste, libro che presenta la nostra terra in modo inusuale, intelligente e divertente) è stato scelto, invece, per aver attraversato la Garfagnana con umiltà e con desiderio di conoscenza, rispettando la sua identità e toccando la sua anima, sapendo leggerne la nobiltà della cultura e la magia della sua storia. Conoscenza magistralmente trasferita, la scorsa primavera, nel suo ultimo romanzo, “Meccanica Celeste”, dove la Garfagnana e i suoi abitanti sono paragonati appunto ad un universo perfetto, nel quale territorio, boschi, borghi animali e uomini vivono in simbiosi e sincronia, come obbedissero a leggi precise e immutabili … simili a quelle che regolano il moto dei pianeti nell’universo.
Con Meccanica Celeste Maggiani riesce a trasmette al lettore il mistero, l’incanto e la curiosità di venire a conoscere questa terra in cui montagne, cultura, storia e poeti (l’Ariosto in particolare) vivono ancora oggi nei mille romanzi e poemi attraverso i quali uomini e donne di Garfagnana trascorrono la loro semplice esistenza in borghi medioevali sui monti, immersi in paesaggi di una dolcezza struggente tra Apuane ed Appennino, con ritmi di vita scanditi dal susseguirsi delle stagioni e dai lavori agricoli. Un mondo a contatto con la natura e che vive dei prodotti tipici della natura (funghi, formaggi, castagne, farro, pani, miele, vini, ecc.) in una valle nascosta che solo pochi estranei hanno il privilegio, o la fortuna, di conoscere ed imparare ad amare ed ascoltare.
Molti dei personaggi veri, che si sono trovati – alcuni a loro insaputa – nel libro, erano presenti alla consegna dei premi e uno tra tutti, la Maestra Duse, lo scrittore ha chiamato vicino a se nel momento della premiazione, ringraziandola pubblicamente per averlo accompagnato alla scoperta di questo piccolo universo-Garfagnana, affascinante, perfetto e tuttora magicamente intatto e vivo.

 

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