		MOSTRA FOTOGRAFICA L’INFINITO ISTANTE

Da martedì 2 a giovedì 11 Settembre a Castelnuovo di Garfagnana presso la Sala L. Suffredini si terrà la Mostra Fotografica “L’infinito istante” a cura di Ettore Infanti per l’Associazione I Ricostruttori.

Questi alcuni pensieri guida di Ettore Infanti che potranno accompagnare chi visiterà la Mostra Fotografica.

Andare oltre l’apparenza, secondo alcune tradizioni spirituali, è il secondo livello di coscienza.

Cosa vuol dire?

Non farsi ingannare dalla superficie, dalla crosta, dalla maschera che vediamo, ma andare oltre.

Perché la superficie del mare non è il mare

Questa è la ragione che ha ispirato ognuna delle foto in mostra.

La fotografia non deve essere spiegata.

Deve parlare da sola, deve ispirarci qualcosa di diverso da “bella o brutta”.

Cosa ci dice l’ombra di un ciclista su un muro? Dov’è, cosa fa il padrone dell’ombra?

E un sorriso ritagliato e appiccicato come un post-it? Ci ricorda forse di non dimenticarci di sorridere?

E una porta spalancata con da una parte la luce e dall’altra il buio ci invita a entrare o ad uscire?

E una pianta appesa al contrario? Ha forse le radici in cielo?

E il cielo in una pozzanghera? Anche piegati e stanchi si può vedere il cielo?

la fotografia, qualsiasi cosa rappresenti, è anche la rappresentazione dell’autore, con i suoi dubbi, la sua ricerca. Così è per me

Dopo tanta azione, è arrivato il tempo della contemplazione che permette di intravedere qualche cosa di nuovo, inconsueto e spiazzante come i Koan della tradizione Zen, che ci facciano uscire dalla prigione delle consuetudini, dei luoghi comuni e degli stereotipi imposti da altri.

Una prigione della quale solo io ho le chiavi.

Cantare di fronte ad una platea senza essere un cantante, suonare senza essere un professionista, dipingere per amore della pittura, scrivere poesie per il piacere di farlo, ..fotografare..

Non è importante il mezzo che usiamo per vedere i nostri limiti e poterli così superare…per andare incontro ad altri limiti e superare anche quelli, fino a superare anche i limiti del nostro corpo materiale per scoprirne uno più leggero…ma in un’altra dimensione già presente accanto a noi, se solo abbiamo voglia di cercarla.