FUORI GIOCO L’ANIMA DEL QUARTIERE |
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C’è un allenatore in un quartiere di periferia che insegue il sogno di compiere la grande impresa sportiva: uscire dall’umiliazione dell’ultimo posto in classifica occupato dalla sua squadra, la Murialdina Football Club. Tutto il quartiere accompagna le sue imprese, chiedendogli conto delle sue sconfitte sempre più umilianti, anche i ragazzi cominciano ad abbandonarlo e la sua vita sentimentale subisce una minaccia di espulsione. Ma l’importante è vincere, e vincere con la Murialdina non è cosa facile, soprattutto quando si è soli a crederlo. Se un giocatore sgarra, si smarrisce, si stona, è il Mister ad andare a cercarlo, ovunque: alle giostre, al bar, al parco, al cinema porno… fino in fondo, fino all’anima del quartiere, perché la partita si gioca anche fuori dal campo… fuorigioco.
Fuorigioco è un monologo sul calcio, ispirato da una storia reale: lo spettacolo racconta dei giovani calciatori, della loro provenienza, delle loro famiglie, del gruppo di adolescenti che diventa un pericolo, del loro linguaggio incomprensibile, quello di chi si sente escluso… del quartiere fatiscente, che rappresenta tutte le periferie del mondo, di quando arrivano gli autoscontri in piazzetta.
Vincere o perdere, dopo la partita il mondo torna uguale ed anche le classifiche qualche mese dopo torneranno ad azzerarsi: i campioni saranno chiamati alla conferma e i vinti alla rivincita. Il Mister di questo ne è convinto, ma i ragazzi lo capiscono sempre? E poi ci sono i gol, quelli che fanno sognare, quelli che ogni volta che viene vissuto diventa sempre più bello, perché il tempo lo trasforma in leggenda.
Un campetto di periferia si fa quindi simbolo, miniatura di un universo umano, dove l’illusione si scioglie nel fallimento e si annacqua nell’egoismo, nella mediocrità, nella pigrizia dei furbi. La panchina viene abitata da speranze e passioni, e anche se non è questo il mondo della vittoria, già nell’insuccesso esiste l’andare avanti, che sia su un tappeto d’erba o sulla strada della vita.
E così accade con la Murialdina: nonostante il fallimento giunga inesorabile, resta sempre aperta la possibilità del domani, che magari non sarà mai uno scudetto (o anche solo una promozione), ma sarà pur sempre un presente da continuare.
Senza alcun artificio retorico, il pubblico si trova davanti alla dura realtà del quartiere di periferia, del cemento, della polvere e del sudore che si mischiano nel campo, ed ecco che ne diviene subito parte del gioco, anzi, giocatore. Ciò che si racconta, infatti, riguarda un po’tutti, ci ricorda che stiamo giocando, ogni giorno, in ogni luogo, una partita che malgrado le nostre resistenze, risulta non essere così a noi estranea.
Fare parte di una squadra diventa una vicenda epica, che ha bisogno di essere raccontata, anche per chi fuorigioco ci vive continuamente.
Lo spettacolo è ad ingresso gratuito, per tutte le informazioni potete contattare COMTEATRO Tel. 02 4472626 Cel. 339 5956908 e mail: info@comteatro.it Sito: www.comteatro.it
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